giovedì 19 dicembre 2013

Quel petit velo à guidon chromé au fond de la cour?


Il libro è la storia degli sforzi di un sergente francese, Henri Pollak, e dei suoi amici di evitare a un commilitone di essere inviato sul fronte della guerra d'Algeria. È scritto in uno stile comico, con un uso esagerato di figure retoriche e una varietà di registri, uno stile ispirato di Raymond Queneau e reso popolare in Zazie nel metro, e da lezioni di retorica che Perec stava prendendo daRoland Barthes. Le norme comuni di grammatica e di ortografia sono spesso ignorate, e anche convenzioni di base, come la coerenza dei nomi dei personaggi, sono violate per effetto umoristico.


Le nostre letture


TITOLO: Viaggio di Notte

AUTORE: Eric Morse

EDITORE: Sperling & Kupfer Editori

GENERE: Horror/Thriller/Fantascienza



TRAMA

Di ritorno da una partita, un furgone carico di giocatori di football e di ragazze pon-pon esce di strada e si schianta. Piove a dirotto, e tutti se la prendono con Teddy. Perchè? Perchè è un bersaglio facile, zimbello dei compagni e la mascotte della scuola ( con un ridicolo costume da vespa ).
Mentre i persecutori di Teddy cercano rifugio al campeggio di Crystal Lake, lui si procura un nuovo raccapricciante travestimento. Ora porta una maschera da hockey, stringe un machete ed è assetato di vendetta. I suoi compagni saranno costretti a fare una...piccola deviazione verso la morte.

Il libro prende spunto da uno delle saghe horror più viste, conosciute e di maggior successo del cinema Hollywoodiano Friday 13th con protagonista il serial killer immaginario Jason Voorhees.

Il film originale è stato concepito da Sean S. Cunnigham, poi la saga è proseguita grazie ad altri registi che hanno mantenuto gli stessi meccanismi narrativi presenti nel primo film. Tutti i film appartengono al genere splatter, quindi caratterizzati da omicidi crudi, possibilmente spettacolari e granguignoleschi. Sono stati realizzati nove sequel, uno spin-off-crossover e un remake/reboot, per un totale, quindi, di 13 pellicole




OGGETTI PRESENTI NEL LIBRO:

Cavi elettrici, Sirena, Fucile, Torcia elettrica, Batteria, Specchietto, Occhiali, Cinturone, Fondina, Distintivo, Tubetto di Rossetto, Collant, Fede ( anello ), Maschera da Hockey, Coltello, Palla, Casco, Orologio, Lattina, Porta-sapone, Tergicristalli, Chiavi, Ruota ( Gomme del furgone ), Zainetto, Borsa, Guanti di Gomma, Corde, Pistola, Proiettile, Assi Chiodate, Scarpe, Radio, Panno Bianco, Molle, Crick, Machete, Bottiglia, Lacci delle Scarpe, Taglierina, Filo Spinato, Fotografia, Schedario,Pon-Pon.

CLASSIFICAZIONE per ARMI in base ai suoi PERSONAGGI:

Poliziotto ( Fucile, Pistola, Proiettile, Coltello )

Jason Voorheers/Teddy ( Taglierina, Machete, Crick )


CLASSIFICAZIONE per ABBIGLIAMENTO in base ai suoi PERSONAGGI:

Poliziotto ( Occhiali, Cinturone, Fondina, Distintivo )

Jason Voorheers/Teddy ( Maschera da Hockey, Zainetto )

Ragazze pon-pon ( Pon.Pon, Borsa, Collant )

Giocatori di Football ( Casco, Scarpe, Lacci delle Scarpe )

Moglie del Poliziotto ( Fede "anello"  )


CLASSIFICAZIONE per USO COMUNE


Cavi elettrici,Tubetto di Rossetto, Orologio, Palla, Lattina, Porta-sapone, Chiavi, Guanti di Gomma,Corde, Assi Chiodate,Panno Bianco, Bottiglia, Filo Spinato, Fotografia, Schedario, Torcia elettrica.
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CLASSIFICAZIONE per APPARTENENZA


Sirena, Specchietto,Tergicristalli, Radio ( Auto del Poliziotto )

 Batteria ( Torcia Elettrica del Poliziotto )

Ruota ( Gomme del furgone ) ( Furgone dei giocatori di football e delle ragazze pon-pon )

Molle ( Materasso del Divano )

Se volete saperne di più riguardo  la saga di Venerdì 13 questo è il link

http://it.wikipedia.org/wiki/Venerd%C3%AC_13

In English

http://en.wikipedia.org/wiki/Friday_the_13th_(franchise)

Se  invece volete saperne qualcosa di più sul malvagio protagonista potete cliccare sul link sottostante

http://it.wikipedia.org/wiki/Jason_Voorhees

In English

http://en.wikipedia.org/wiki/Jason_Voorhees


Milioni di milioni



Autore: Marco Malvaldi
1ª ed. originale 2012
Genere: Romanzo
Sottogenere: Giallo
Lingua originale: italiano
Ambientazione: Montesodi Marittimo
Protagonisti: Piergiorgio Pazzi

Edizioni:
Marco Malvaldi, Milioni di milioni, Sellerio Editore, 2012.
Milioni di milioni è un romanzo giallo di Marco Malvaldi pubblicato nel 2012 dalla casa editrice Sellerio.

Trama:
In un piccolo borgo della provincia pisana, l'immaginario Montesodi Marittimo, due ricercatori sono impegnati in una ricerca genetica concernente la straordinaria forza degli abitanti del paese, quando, in una notte buia e tempestosa, una tormenta di neve isola il paese e si consuma un delitto. Il paese è isolato e quindi i sospettati sono pochi, ma l'unico a non avere un alibi è proprio uno dei due ricercatori.


Studente: Luca Meloni

Oggetti presenti nel libro:
Ruota, cric, radio, valigia, vestiti, libri, portatile, iPod, iPad, cellulare, occhiali ovali, bottiglia, carabine, trofei, frigo a pozzetto, piatti, bicchieri, microscopio, piccolo computer portatile, medaglie d’oro olimpico, televisione, cardiofrequenzimetro, chiave casa, sciallino, portafoto, porcellane, fuseaux neri, berretto lana nero, giubbotto nero, scarpe arancioni fosforescente, cellulare, specchietto, stilografica, fucile, vassoio, scodella, termometro, k-way, fucile, spazzolino da denti, bacchetta, piccolo barattolo, pipa.

Classificazione per luoghi e personaggi:
Luoghi:
Macchina: Ruota, cric, radio;
Casa: occhiali ovali, bottiglia, carabine, trofei, frigo a pozzetto, piatti, bicchieri, microscopio, piccolo computer portatile, medaglie d’oro olimpico, televisione, chiave casa, trofei di caccia, portafoto, porcellane, fucile, vassoio, scodella;
Personaggi:
Piergiorgio: cardiofrequenzimetro, cellulare, specchietto, stilografica, termometro, k-way;
Uomo in nero: fuseaux neri, giubbotto nero, guanti neri, berretto lana nero, scarpe arancione fosforescente;
Sindaco: spazzolino da denti, bacchetta, fucile, piccolo barattolo;
Dottore: pipa.

Le marche dei manubri della bicicletta e la loro tipologia


Il manubrio rappresenta uno dei tre elementi, oltre a sella e pedali, attraverso cui il ciclista entra in contatto con la bicicletta. La sua scelta è legata anche all’importanza delle funzioni a cui assolve: controllo del mezzo di supporto dei comandi (freno e cambio) di supporto della parte superiore del corpo (busto e braccia) supporto del computer.

In particolare, le dimensioni e la forma del manubrio sono parametri che meritano di essere attentamente valutati prima di effettuare la scelta.

Il manubrio di una bici da strada per la sua particolare forma viene definito anche “piega manubrio” o “curva manubrio” si caratterizza per tre dimensioni: larghezza, “reach” o avanzamento e “drop” o caduta.

FORME DE MANUBRIO ( MORFOLOGIA )

RISER: in prestito dal mondo delle Mountain Bike, è il manubrio più comune sulle biciclette a scatto fisso deputate ad un utilizzo prevalentemente cittadino, o per le biciclette da trick, in quanto consente una presa estremamente intuitiva e molto agile, oltre al fatto che in città la presa bassa tipica delle pieghe è pressochè inutile. Nel caso delle biciclette da trick è bene ricordare che la forma del riser consente di esprimervi la forza necessaria ad alzare l'anteriore. In queste ultime il riser è lasciato di una larghezza molto ampia, proprio per il motivo di cui si diceva sopra, mentre in quelle cittadine viene generalmente tagliato ad una larghezza minore (38-42 cm), che facilita lo scorrimento nel traffico della bicicletta.

Immagini di vari manubri Riser e le loro marche



PIEGA: ne esistono di diversi generi, differenziati sulla base della forma. Consente tre tipi di presa, a seconda della parte in cui la si impugna: la presa alta, sulla parte orizzontale, la presa bassa nel centro della curva e la presa alta sugli ammortizzatori delle leve da corsa (spesso assenti sulle pieghe delle biciclette a scatto fisso, per le quali si preferiscono le leve da ciclocross poste sulla parte orizzontale della piega).


Piega Italiana: chiamata anche "alla Gimondi", ha una parte orizzontale piuttosto corta, poichè comincia a curvare prima verso l'avanti e poi verso il basso a circa tre, quattro centimetri dal centro. La forma è molto armonica, sembra quasi una piega da pista.
Piega Belga: detta "alla Merckx", si differenzia da quella italiana in quanto ha una parte orizzontale più lunga, che agli apici curva drasticamente verso il basso. C'è un distacco netto e stretto fra la parte orizzontale e le due curve.
Piega Anatomica: la curvatura verso il basso, dove si impugna in piega, non è regolare, bensì ha una forma che facilita e rende più naturale sia la presa bassa sia la presa sulla piega in corrispondenza delle leve. E' la forma più comune delle pieghe da corsa odierne.
Piega Alare o Palmare: come quella anatomica è sagomata nella curva verticale; la presa orizzontale è però facilitata dalla forma della parte orizzontale della piega, che ha una sezione ovale (il cui asse lungo è parallelo al terreno), la quale rende più naturale la presa delle mani. Si tratta delle pieghe più moderne, spesso costruite interamente in carbonio e con attacco manubrio integrato,
Piega da Pista: ha una curvatura estremamente accentuata sia sull'orizzontale che sul verticale per consentire una presa il più bassa possibile, e dunque contribuire a rendere la posizione dell'atleta il più aerodinamica possibile. La curvatura sull'orizzontale comincia già dal centro del manubrio, e la curvatura verticale è profonda; si capisce dunque come la presa sulla parte orizzontale non sia concepita, se non in fase di riposo ma comunque piuttosto scomoda, e quanto sia bassa la presa appunto "bassa".

Piega da Cronometro: è detto manubrio a corna di bue (bullhorn, in inglese), e nasce per essere utilizzato nelle specialità a cronometro. Non ha curve verso il basso, bensì al termine della parte orizzontale si collocano due appendici lievemente inclinate verso l'alto dove si posizionano le mani. Vicino all'attacco manubrio è possibile montare due prolunghe dotate di appoggi per i gomiti. Si capisce come questo tipo di manubrio obblighi a una posizione allungata, quasi sdraiata per intenderci, sull'anteriore, peraltro piuttosto comoda. E' un buon compromesso tra riser e piega, per chi non vuole rinunciare ad avere una comoda presa alta ma desidera cambiare posizione ed assumerne una più aerodinamica ma non bassa quanto quella cui obbliga la piega. Le leve dei freni, oltre che in corrispondenza della parte orizzontale, possono essere collocate al termine delle appendici, infilate nei tubi come classici plugs.


Una serie di immagini relativi alle marche dei manubri a Piega:

Link sui vari modelli e la loro morfologia

http://www.fixedforum.it/forum/topic/11226-glossario-manubrio-attacco-e-pipa/

Prima della Tipologia di manubrio da adottare bisogna tenere bene in mente 4 parametri tecnici fondamentali:
Larghezza, Reach ( detto anche avanzamento ), drop ( detto anche caduta ), e infine la sezione.

La larghezza del manubrio è data dalla distanza esistente fra le parti inferiori destra e sinistra del tubo rilevabile in due modi:
1) da centro a centro dei due tubi (misura A);
2) da esterno a esterno dei tubi (misura B).
Normalmente la differenza in centimetri fra la misura esterno/esterno e la misura centro/centro varia da 2 cm a 2,5 cm in funzione del diametro del tubo utilizzato.

L’avanzamento della curva manubrio o “reach” costituisce un parametro molto importante ai fini della posizione in sella. Il “reach” infatti condiziona sia la lunghezza della posizione sulle leve freno e sia la posizione bassa sul manubrio.
A fronte di un valore medio di profondità manubrio di 90 mm (misura centro/centro) si può trovare una differenza fra i modelli più profondi e quelli meno profondi di 10-15 mm.
Ciò significa che l’estrema attenzione che viene rivolta alla scelta della lunghezza del telaio e dell’attacco manubrio deve essere rivolta anche alla scelta delle dimensioni del manubrio.
La caduta della curva o “drop” assume una notevole importanza relativamente all’adozione dell’impugnatura bassa sul manubrio. Anche per questo parametro, come nel caso del “reach”, vi è una sensibile differenza fra i modelli più alti e quelli più bassi; l’entità è di circa 20 mm. I valori di “drop” delle curve manubrio variano infatti da 120 mm e 150 mm (misura centro/centro) con un valore medio di 135 mm. Questa dimensione del manubrio deve perciò essere presa in attenta considerazione al fine della regolazione dell’attacco manubrio in altezza, e quindi dello scarto sella-manubrio.
 La sezione del tubo da cui è formato il manubrio varia a seconda delle parti considerate; in generale, nella parte dove si aggancia l'attacco manubrio o dove si fissa la pipa ha un diametro maggiore, mentre dove si compie la presa delle mani minore. Le sezioni più comuni della parte centrale sono: 31,8 (oversize, la più attuale, per alcuni marchi anche 31,7), 26 mm e 25,4 mm (queste ultime due sono più risalenti, ma sono quelle tipiche delle pieghe che vogliono la pipa e non l'attacco manubrio, anche se ultimamente alcuni attacchi sono stati creati con diametro 26 mm).

Se volete saperne di più cliccate il link sottostante che oltre alle informazioni già citate visualizza la tabella di conversione delle misure di manubrio presenti in commercio.

http://blog.velosystem.com/biomeccanica/la-scelta-del-manubrio/

martedì 17 dicembre 2013

MEDICINA & SALUTE

PREMESSA

Lo sport è la base per uno stile di vita sano e corretto.

Andare in bicicletta oltre ad essere uno sport divertente è uno dei più salutari che si possano fare per diverse motivazioni.

Pedalare giova al cuore, abbassa la pressione e fa perdere i chili di troppo
Fare sport, lo sappiamo, costa fatica ed impegno costante. Perchè allora non scegliere un'attività che riesca a coniugare divertimento e forma fisica? Le due ruote sono infatti lo svago ideale che consente a chiunque, dai bambini agli anziani, di rimanere in ottima salute senza dover per forza sottoporsi a massacranti allenamenti.
NON SOLO IL CUORE
- Ma quali sono i benefici del pedalare? Sicuramente la prima parte del corpo che giova dell'allenamento in bicicletta è il cuore. Il muscolo cardiaco infatti attraverso un'attività costante è in grado di diventare più forte e di resistere maggiormente alla fatica. Proprio grazie a ciò la frequenza cardiaca diminuisce e anche la pressione si abbassa. Dunque la bicicletta può essere considerata un vero anti-ipertensivo naturale!




DIMAGRIRE PEDALANDO
Avete mai visto un ciclista professionista con qualche chilo di troppo? Assolutamente no. La bicicletta infatti è lo sport dimagrante per eccellenza. Le due ruote sono uno sport aerobico e quindi indicato per chi vuole perdere peso.



ARTICOLAZIONI PROTETTE
La particolarità della posizione che si assume quando si pedala fa in modo che la bicicletta sia indicata anche per chi soffre di patologie come la lombalgia. Più del 50% del peso corporeo infatti si scarica sui glutei e sulla sella senza stressare le ginocchia, il femore e le caviglie. Ecco perchè è uno sport adatto anche alle persone anziane e con qualche chilo di troppo.




Il link sottostante oltre ai benefici già citati definisce bene anche le controindicazioni da adottare prima di mettersi sulle due ruote:



Se volete entrare nello specifico di come allenarsi per tornare in forma con la bicicletta:
In questo link,oltrettutto, sono presenti 5 regole fondamentali per approciare nel miglior modo possibile le due ruote, nel quale l'ultima è a stretto contatto con una delle tanti componenti del manubrio della bicicletta:
- Impara ad usare il cambio. L’uso delle marce va regolato in base alla pendenza della strada: rapporti corti in salita (le gambe incontrano meno resistenza, ma devono girare più velocemente) e i rapporti lunghi in pianura (sono più duri da spingere, ma le ruote compiono più giri con una pedalata). Calcola, infine, che il ritmo ottimale, in pianura è compreso tra le 70 e le 80 pedalate al minuto.
Nel manubrio, le componenti fondamentali per evitare problemi di natura fisica con il lungo andare, sono la posizione del corpo ( postura ) e la presa del manubrio ( guardare il post dell' ERGONOMIA DEL MANUBRIO ).
Una buona postura nelle varie fasi di una corsa o pedalata ( salita, pianura, discesa ) porta a scagionare problemi nella zona lombare, come nell'ergonomia, dove un corretto posizionamento e presa sul manubrio della bicicletta, evita i problemi dolorosi ai polsi e alle braccia.
Link postura e presa su una bicicletta:
Inseriamo immagini relativi ai benefici nell'andare in biciletta nelle varie lingue del mondo, così da pubblicizzare uno stile di vita sano e piacevole delle 2 ruote.



BUONA PEDALATA!!!!

FILOSOFIA

Dai Poeti e scrittori fino ai filosofi e scienziati, la bicicletta con tutti i suoi componeti è stato oggetto di molti aforsimi per paragonare la vita, gli amori e i sogni di ognuno di noi.


Il manubrio della bicicletta è una componete fondamentale della bici, e di conseguenza a stretto contatto su tutto ciò che si dice sulla bicicletta,quindi quà sotto abbiamo portato alcune citazioni che in ogni caso ci possano portare a pensare un pò al nostro caro oggetto attraverso una frase o una parola.

- La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti.
Albert Einstein, Lettera al figlio Eduard, 1930


- La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
- Dall'alto della bicicletta, il mondo è diverso. Innanzi tutto, proprio grazie all'innalzamento del punto di vista il ciclista è indiscutibilmente, fuori dalla mischia. Busto eretto, mento in alto, il ciclista fluttua al di sopra della moltitudine, senza disprezzo, ma senza nemmeno curarsi delle desolanti contingenze della terraferma.
Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, 2000

Nel link sottostante potete trovarne altre

http://www.aforismario.it/aforismi-bicicletta.htm

mercoledì 27 novembre 2013

FANTASCIENZA 


Un modo fantasioso per usare il manubrio della bicicletta.
" Le zanzare vi danno fastidio ecco la soluzione"
MUSICA
Queen - Bicycle Race


Bicycle Race è una canzone dei Queen, tratta dall'album Jazz del 1978 ed è stata scritta dal cantante Freddie Mercury.
L'ispirazione per scrivere il brano è nata mentre Mercury guardava una tappa del Tour de France in un bar della Costa Azzurra.

Il brano

La canzone inizia subito con il ritornello cantato a cappella dalla band. I ritornelli sono seguiti da due versi connessi ad un bridge, entrambi seguiti dal ritornello. Durante la traccia è possibile ascoltare un inusuale assolo di campanelli di bicicletta, seguito dal classico assolo di chitarra di May.
 
Video musicale
 
Il videoclip del brano, diretto da Dennis de Vallance, è particolare perché consiste in una gara di ciclismo tra 65 donne nude al Wimbledon Greyhound Stadium. Per quel giorno di riprese vennero affittate decine di biciclette; tuttavia, quando l'azienda che le diede in affitto si accorse del "modo" in cui vennero usate, chiesero il riacquisto di tutti i sellini. Il videoclip venne successivamente censurato, compreso il fotogramma che fa da copertina al singolo (che fu accoppiato con Fat Bottomed Girls), in cui compare la vincitrice di quella gara.

La Traduzione del testo

http://www.testitradotti.it/canzoni/queen/bicycle-race

Flobots - Handlebars


Handlebars è stato il primo singolo del gruppo Rap/Rock dei Flobots dell'album di debutto Fight with Tools.

ARTE


L’arte contemporanea è caratterizzata anche dalla capacità di trasformare in segno qualunque cosa sia a portata di mano. Manubrio e sellino di una bici diventano, per esempio, una magnifica Testa di toro (1942).

http://www.biuso.eu/2013/01/26/la-pittura/

MANUBRI come "TROFEI DI CACCIA"

L'arte e il nonsense si intrecciano in queste bizzarre opere!


Appendere i propri trofei al muro ricorda i cervi impagliati nei cottage dei cacciatori, e Regan Appleton è riuscito a passare ad uno step "modernamente successivo".


Questo studente inglese di design ha pensato di espandere questa lugubre esposizione anche alle bici, creando il primo prototipo della vecchia bicicletta di suo padre. Regan non ha fatto altro che staccare il manubrio della bici, montarlo su una placca di rovere e infine fissargli una targhetta con nome, data di “morte” ed epitaffio celebrativo.


 
 
Pensate che ogni "trofeo" di questi, valgono fino a 100 sterline se non di più!!

 
 
Link:



GASTRONOMIA

Chi da piccolino non si è messo così per gioco, a fare forme di cose e oggetti con il cibo?

Ecco a voi alcune immagini divertenti di come alcune verdurine, una frittata di uova, o un arancia posssano diventare delle "biciclette"




Da notare ( soprattutto nel nostro specifico caso ) come una carota, un peperone, o addirittura una buccia di un'arancia possano diventare degli "orginalissimi" manubri di una bicicletta!!!

MATEMATICA

I numeri del manubrio della bicicletta

Manubri in alluminio

Manubrio in alluminio modello Inglese MA 09 I 12,00 €
Manubrio in alluminio modello Parma MA 09 P 12,00 €
Manubrio in alluminio modello Torino MA 09 T 12,00 €
Manubrio in alluminio modello Milano MA 09 M 12,00 €
Manubrio in alluminio modello Francese MA 09 F 12,00 €
Manubrio in alluminio modello Citybike alta MA 09 A 12,00 €
Manubrio in alluminio modello Cruiser MA 09 C 15,00 €
Manubrio in alluminio Mtb nero MA 11 N 12,00 €
Manubrio in alluminio Mtb nero 31,8 mm Over MA 16 N 14,00 €
Manubrio in alluminio Mtb silver MA 11 S 12,00 €
Manubrio in alluminio City-Bike nero MA 26 N 12,00 €
Manubrio in alluminio City-Bike nero 31,8 mm Over MA 17 N 14,00 €
Manubrio in alluminio City-Bike silver MA 26 S 12,00 €
Manubrio in alluminio Trekking/City-Bike MA 15 18,00 €

http://www.bernardisrl.net/pdf/184-191_catalogo_2009.pdf

Manubri in ferro

Manubrio in ferro modello Inglese MA 06 12,50 €
Manubrio in ferro modello Parma MA 24 16,00 €
Manubrio in ferro modello Torino MA 31 16,00 €
Manubrio in ferro pieghevole 21 mm MA 21 21 12,50 €
Manubrio in ferro pieghevole 22 mm MA 21 22 12,50 €
Salvamanubrio Amber SA 07 1,50 €
Espander con cono tondo testa 13 mm ES 01 2,00 €
Espander con cono obliquo testa a brugola ES 04 2,00 €
Manubrio in ferro Mtb verniciato nero MA 10 N 5,00 €
Manubrio in ferro Mtb verniciato silver MA 10 S 7,00 €
Manubrio in ferro City-Bike verniciato nero MA 12 N 5,00 €
Manubrio in ferro City-Bike verniciato silver MA 12 S 7,00 €

http://www.bernardisrl.net/pdf/178-183_catalogo_2009.pdf

ERGONOMIA

La forma del manubrio da corsa si è andata affinando negli anni dando la possibilità ai ciclisti di assumere posizioni differenti sulla piega. Poter spostare il punto di appoggio permette al ciclista di variare la posizione sulla bici oltre che ridurre l'affaticamento a carico delle mani.
Anche questo non è un punto di poco conto. La disposizione dei pesi in bicicletta fa sì che sulle braccia si vada a scaricare una percentuale alta del peso del ciclista. Variare l'appoggio evita l'insorgere di intorpidimenti alle mani e affaticamento precoce alla muscolatura delle braccia.

Con il termine ergonomia viene definita la relazione tra l'uomo e gli strumenti che questo utilizza. Più uno strumento è ergonomico e maggiormente sarà comodo da utilizzare.
Nei manubri l'ergonomia ha portato alla ricerca di nuove forme offrendo sempre più zone di appoggio oltre alle classiche presa alta, appoggio sui comandi freni e presa bassa.
Vediamole con calma partendo proprio dalle posizioni base.

PRESA ALTA

E' la classica posizione più rilassata. Il busto del ciclista ha un angolo più aperto rispetto al piano stradale e offre maggiore resistenza all'aria. Questa presa è comoda quando di procede ad andatura blanda e non ci sono necessità aerodinamiche. Permette di riposare le braccia poiché il peso del ciclista è spostato all'indietro.
Tuttavia questa è anche la presa ideale quando si affronta una salita seduti sulla sella.
Lo sforzo notevole esercitato sui pedali fa sì che si vada a ricercare la posizione più comoda per esprimere la massima potenza senza che ci siano implicazioni aerodinamiche vista la bassa velocità comunque sviluppata.
A variare sarà l'angolo del gomito a seconda dell'impegno profuso e delle caratteristiche individuali.
Importante è, con questo tipo di appoggio, fare attenzione a non avvicinare troppo le mani sul manubrio. C'è il rischio di controllare male la bici e non facilitare l'attività respiratoria. Un buon stratagemma può essere quello di puntare i pollici verso l'attacco manubrio.

PRESA INTERMEDIA

Ci sono due modi di appoggiare le mani nella presa intermedia. Il primo è semplicemente facendo scivolare la presa alta in direzione dei comandi freni, il secondo afferrando direttamente il corpo dei comandi freno.
Nel primo caso si tratta, praticamente, di una variante della presa alta quando l'impegno non è elevato. Il secondo è molto valido quando si procede in gruppo o comunque ad andatura sostenuta. Risulta comoda anche la vicinanza delle mani ai freni (in genere infatti si tengono le dita appoggiate già alle leve) ed è pratico per agire sui comandi cambio integrati.
Quando si pedala in fuorisella, poi, la cosa più naturale afferrare i corpi delle leve dei freni che fanno da "perno" per l'oscillazione ritmica del manubrio.

PRESA BASSA

E' quella che permette la posizione aerodinamica più efficace. L'impugnatura di questo tipo prevede le mani appoggiate al di sotto delle leve dei freni, in posizione ideale per agire sui comandi. E' anche la presa che permette il maggiore controllo nella guida.
Nei manubri moderni questo appoggio viene facilitato grazie alla forma della curva bassa che è stata ottimizzata per aumentare la superficie di contatto tra palmo della mano e manubrio.

MANI SUI COMANDI

Si tratta sempre di una presa alta ma, in questo caso, l’appoggio è direttamente sul corpo dei comandi. In questa posizione si pedala bene in gruppo, non importa che la posizione sia poco aerodinamica perche si sfrutta la scia degli altri ciclisti. Però si possono azionare rapidamente i freni in caso di necessita e si può agire su cambio e deragliatore.
Afferrando i poggiamani, poi, ci si può alzare sui pedali per imprimere più forza a uno scatto o pedalare in salita in fuorisella.
NONSENSE


Biciclette: i modelli più strani e lussuosi

La bicicletta, un oggetto comune che tutti o quasi possiedono, mezzo comodo e pratico per chi vuole stare a contatto con la natura, all'aria aperta. Ne esistono svariati modelli, la bici da corsavero e proprio attrezzo sportivo, la bici da uomo, da donna, da passeggio, da città,pieghevole, insomma veramente per tutti i gusti e le necessità. Come tutti gli oggetti di uso comune, anche la bicicletta ha subito delle rivisitazioni che in molti casi l'hanno resa particolarmente lussuosa e di design. Andiamo a vedere insieme i modelli più belli che sono stati proposti da famosissimi brand, che hanno trasformato la bici in un vero e proprio pezzo unico da collezione.

http://www.sportydoo.it/2011/03/29/biciclette-i-modelli-piu-strani-e-lussuosi-in-rete-foto/

Arte - Nonsense

La prossima frontiera del design riguardo il manubrio della bicicletta è sicuramente il Moniker.

Per saperne di più cliccare sul link sottostante:

  
INNOVAZIONE


http://www.fm-bike.com/bici.php/p-4x1x94/codsart-33/Attacco-manubrio-integato-mtb.htm

Il manubrio integrato in carbonio monoscocca fatto su misura, ha il pregio di assorbire le vibrazioni, è ottimo per abbassare ulteriormente peso alla propria MTB in carbonio e allo stesso tempo può essere indispensabile per chi desidera su una 29''avere un inclinazione negativa di 17' larghezza max 650mm inclinazione e lunghezza a richiesta.

ECOINVENZIONI, LA BICI ELETTRICA CON IL MANUBRIO DIETRO IL SEDILE. IL VIDEO

http://www.ecoseven.net/mobilita/bici/ecoinvenzioni-la-bici-elettrica-con-il-manubrio-dietro-il-sedile-il-video

E’ arrivata Yikebike, una bici elettrica mini, portatile e dal design innovativo. Un indizio: il manubrio e’ posto dietro il sedile
Sarà questa la nuova frontiera dello spostamento urbano?



Se la risposta fosse positiva, uno dei motivi sicuramente sarebbe per il fatto della sua praticità, leggerezza e facilità di portarsela dietro come se fosse una semplice borsa da come si può vedere nell'immagini sottostanti.